Le origini: Florentia
Firenze è la città di Dante, del Rinascimento, dei Medici. Pochi però conoscono la storia più antica di Firenze. Eppure riscoprire le origini della città costituisce un viaggio affascinante e pieno di sorprese, un viaggio a ritroso nel passato alla ricerca delle tracce che la storia ci ha lasciato dopo secoli. Per questo ho pensato di proporre questo itinerario, tra le visite guidate di Firenze sicuramente più insolite e originali.
Durata della visita guidata: circa due ore. Per maggiori informazioni e prenotazioni: gianna.giovannetti@alice.it
Itinerario:
- Piazza della Repubblica: l'antico Forum Urbis
- Piazza Duomo: scavi sotto il complesso religioso del Duomo
- Torre della Pagliazza: terme romane
- Piazza Signoria: terme, fullonica, scavi del teatro
- Via Torta, piazza Peruzzi: l'anfiteatro
A seguire troverete una sintetica descrizione della visita guidata e alcuni cenni storici.
La fondazione di Florentia tra storia e leggenda
Firenze ha origini romane. La colonia fu fondata nel I secolo a.c. in epoca augustea, probabilmente dopo che l’area era stata bonificata al tempo di Giulio Cesare, anche se non esistono fonti storiche certe che confermino le varie versioni sulla data precisa. Florentia aveva un impianto tipico dell’urbanistica romana, basato sullo schema dell’accampamento militare. Forma rettangolare, forum urbis al centro, strade che si incontrano perpendicolarmente con le principali cardo e decumano orientate sud-nord e est-ovest in base alle quali si disponevano regolarmente tutte le altre vie minori. La tradizione dice che il nome Florentia derivi dall’epoca in cui la colonia fu fondata ufficialmente, la primavera, quando si svolgevano i Floralia o Ludi florales, giochi celebrati in onore della dea di origine latina Flora, associata alla fioritura delle messi nei campi. Chiamare la città Florentia equivaleva a un buon auspicio per il futuro della città, che sarebbe stata prospera e fiorente.
Il forum urbis, centro religioso, politico e amministrativo, si trovava nell’area oggi occupata da piazza della Repubblica. Qui sorgeva dunque il tempio dedicato alla triade capitolina e numerosi edifici connessi alle attività principali della città.
Le terme e il teatro
Nell’attuale piazza della Signoria c’erano un impianto termale e una fullonica per la colorazione delle stoffe. Negli anni '80 furono condotti scavi archeologici in questa zona, in occasione della ripavimentazione della piazza. Emersero le tracce degli antichi edifici ormai scomparsi, sia di epoca romana che medievale. L’itinerario prosegue poi verso via dei Gondi, sul fianco sinistro del Palazzo Vecchio. Un tempo proprio qui si trovava il teatro romano, costruito nel I secolo a. c. in questo punto della città dove si poteva sfruttare il naturale declivio del terreno. Più precisamente il teatro si trovava nella zona che ora è occupata dal palazzo Gondi, da via dei Gondi e da palazzo Vecchio. Le fondazioni dell’edificio romano furono inglobate dalle nuove costruzioni. Dagli scavi sono emerse numerose evidenze archeologica e si è potuto ricostruire la storia del monumento: una prima fase appartiene al I secolo a.c., quando venne realizzata la cavea, in parte di legno, i posti riservati ai dignitari e scena e orchestra in muratura; la seconda fase costruttiva, risalente al I-II secolo d. c. avrebbe ampliato e rinforzato il teatro, con la costruzione dell’ingresso alla platea e la cavea in muratura. Il teatro era piuttosto imponente: una capienza fino a 10000 persone, larghezza 100 metri e altezza 26 metri. Il disegno architettonica si adeguava al modello vitruviano: gradinate a semicerchio, la cosiddetta cavea, l’orchestra riservata al coro, ambulacro, scalinate di accesso e ‘vomitoria’.
Le mura e il tempio di Iside
La visita guidata prosegue nel quartiere di Santa Croce. A est le antiche mura scorrevano lungo l’attuale via del Proconsolo e piazza San Firenze. Il piccolo cerchio così come lo chiama Dante nella Divina Commedia. Subito fuori era il tempio di Iside. I reperti emersi dagli scavi fanno pensare a un edificio costruito nel II secolo d. C. Si tratta di colonne e parti decorative, da cui si evince il disegno architettonico del tempio, di forma rettangolare, lunghezza circa 50 metri e larghezza 25 metri, con gradinate laterali e la cella votiva sul lato dell’attuale via dell’Anguillara. Addentrandosi nelle viuzze medievali, uscendo dai sentieri più battuti, seguendo la vostra guida turistica, scoprirete alcuni luoghi misteriosi e pieni di fascino, come via delle Burella e via Torta.
L’anfiteatro
Percorrendo Borgo dei Greci in direzione di Santa Croce ci fermiamo appena prima della piazza per esplorare l’area un tempo occupata dall’anfiteatro romano. Questo si trovava dunque al di là delle mura ed era stato costruito nel periodo adrianeo. Presentava la tipica forma ovale, una sorta di Colosseo in miniatura, riservato ai giochi di gladiatori e animali feroci per intrattenere il popolo. Le fondazioni si trovano a circa due metri sotto l’attuale manto stradale. I cunicoli sotterranei un tempo servivano a macchinari scenici e gabbie per gli animali, mentre poi nel medioevo furono talvolta usati come prigioni. Dopo la caduta dell’impero le rovine dell’anfiteatro non furono distrutte ma vennero inglobate in nuove strutture, case e torri. Ecco perché, pur essendo scomparso l’anfiteatro, ne troviamo ancora le tracce nel tessuto urbano: la strada giro intorno agli edifici formando un ovale, interrotto solo nella zona prospiciente la piazza.