Firenze e i Medici, un legame indissolubile. Mecenatismo, banca, giochi di potere, collezioni magnificenti, ascesa e declino di una dinastia.
I Medici hanno vissuto per secoli a Firenze e sono stati i protagonisti della scena fiorentina per lungo tempo. Troviamo le loro tracce in numerosi monumenti, musei, chiese, palazzi e le loro splendide collezioni d’arte sono distribuite nei vari musei cittadini, statali e comunali.
Per questo la visita guidata sui Medici può essere concentrata in una mezza giornata, visitando il quartiere mediceo di San Lorenzo, con le Cappelle Medicee, la chiesa di San Lorenzo e il Palazzo Medici; altrimenti si può optare per l’intera giornata, o addirittura per più giorni, con un approfondimento maggiore del tema e la visita a Palazzo Vecchio e a Palazzo Pitti. Per sviluppare ancora meglio il tema del collezionismo mediceo suggerisco inoltre la visita del Museo del Bargello e della Galleria degli Uffizi, nonchè del Museo Archeologico e del Museo di Galileo e di storia della scienza.
Per organizzare al meglio un itinerario su misura non esitate a contattarmi al mio indirizzo e-mail gianna.giovannetti2000@gmail.com su mio suggerimento e seguendo le vostre richieste specifiche preparerò per voi il programma della visita.
Palazzo Medici
I Medici arrivarono a Firenze dal Mugello e vissero in città nella zona dell’attuale piazza della Repubblica. Della loro più antica dimora non resta niente, essendo stata distrutta nell’Ottocento al tempo di Firenze capitale e delle ristrutturazioni condotte dal Poggi nel quartiere del mercato vecchio. I Medici vissero poi in San Lorenzo, prima in una casa acquistata da Giovanni di Bicci, poi nel palazzo costruito da Michelozzo per Cosimo il Vecchio, prima residenza di riguardo della famiglia.
Il palazzo presenta la tipica struttura della residenza urbana della ricca borghesia fiorentina: ostile e austero all’esterno, rivestito di bugnato in pietra forte, elegante all’interno con il cortile in pietra serena e le spaziose stanze del piano nobile. La visita guidata al palazzo inizia proprio dal cortile: stemmi medicei, graffiti, medaglioni in marmo ispirati alle gemme della collezione di famiglia, la statua di Orfeo del Bandinelli. Poi si prosegue al piano superiore, dove si accede al gioiello del palazzo, la Cappella decorata da Benozzo Gozzoli con il corteo dei re magi. La cappella è un vero e proprio tesoro, dove tutto è originale e ben conservato, accetto alcune manomissioni successive che comunque non hanno compromesso la decorazione quattrocentesca. Nel corteo di Magi si riconoscono i ritratti dei Medici, tra cui Cosimo il Vecchio e Piero il Gottoso. Attraversando le sale successive si entra poi nella Galleria dipinta da Luca Giordano al tempo dei Riccardi, che acquistarono il palazzo nel Seicento e lo ingrandirono e ulteriormente decorarono in stile barocco.
Il complesso laurenziano: devozione e autocelebrazione di una dinastia al potere
A pochi passi dal palazzo troviamo la chiesa di San Lorenzo, la parrocchia dei Medici, bene di famiglia per il quale furono impiegati gli artisti di maggiore fama. Giovanni di Bicci, fondatore del banco mediceo e padre di Cosimo il Vecchio, fece ricostruire la chiesa in forme monumentali al Brunelleschi. I lavori si protrassero sotto Cosimo, e ancora più tardi nel XVI secolo quando il cardinale Giovanni poi papa Leone X richiese l’intervento del grande Michelangelo.
La visita guidata alla chiesa di San Lorenzo permette di scoprire capolavori assoluti del Rinascimento fiorentino, come i pulpiti di Donatello recentemente restaurati, l’architettura brunelleschiana, la tomba di Piero il Gottoso realizzata dal Verrocchio, l’Annunciazione Martelli del Lippi. Accedendo al sotterraneo si vedrà poi latomba di Cosimo il Vecchio, al suo tempo il più ricco banchiere e mercante di Firenze.
Le Cappelle Medicee, mausoleo della dinastia. Dalla Cappella dei Principi alla Sagrestia Nuova di Michelangelo
L’accesso alle Cappelle Medicee si trova sul retro della basilica, direttamente dalla cripta della Cappella dei Principi. Luogo di sepoltura dei granduchi e delle loro famiglie, la cripta si presenta come un basso ambiente voltato con quattro poderosi pilastri e nicchie laterali. Dalla scala laterale si accede al piano superiore, dove sorprende il fasto della decorazione barocca a marmi e pietre dure. Fu Ferdinando I a fondare le manifatture granducali del commesso fiorentino per decorare le tombe di famiglia.
Si visita poi la Sagrestia Nuova, dove Michelangelo lavorò per anni da architetto e scultore, sebbene lasciando incompiuti i lavori alla sua partenza per Roma, rivelatasi poi inaspettatamente definitiva nel 1534. Qui è sepolto il più celebre dei Medici, Lorenzo il Magnifico, insieme a suo fratello Giuliano, tristemente noto perchè vittima della congiura dei Pazzi, nello stesso sarcofago decorato dalla malinconica statua della vergine col bambino e i santi patroni medicei. Accanto il monumento funerario di Giuliano duca di Nemours e a pendant quello di Lorenzo duca di Urbino: le statue di Michelangelo della Notte e del Giorno da una parte, dell’Aurora e del Crepuscolo dall’altra, celebrano per l’eternità i due duchi Medici.
Del complesso architettonico di San Lorenzo fa parte anche la Biblioteca Medicea Laurenziana, commissionata dal papa Clemente VII, il secondo della dinastia, a Michelangelo, per dare degna collocazione alla cospicua collezione di manoscritti e libri pregiati acquisiti dal tempo di Cosimo il Vecchio.