Palazzo Pitti e il giardino di Boboli

L’ultima e la più magnificente dimora dei Medici, la reggia di palazzo Pitti con il suo mirabile giardino all’italiana sulla collina di Boboli. Rispetto alla galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti è senza dubbio meno conosciuto e richiesto. Eppure il valore storico e artistico del complesso architettonico e delle collezioni esposte non è assolutamente da meno, anzi molti visitatori restano sorpresi perchè non si aspettavano di trovare tanta magnificenza e ricchezza di oggetti e opere d’arte di grandi maestri. 

Per questo consiglio spassionatamente di prevedere una visita guidata a Pitti!

Introduzione alla storia del palazzo

Luca Pitti, mercante e banchiere fiorentino, costruì il palazzo alla metà del Quattrocento nel quartiere di Santo Spirito. Pietra a bugnato su tre piani, la tipica residenza urbana della borghesia fiorentina. Cosimo I duca di Firenze con la moglie spagnola Eleonora da Toledo acquistarono la proprietà nel secolo successivo e dettero inizio a sostanziali cambiamenti strutturali. I Medici abitarono il palazzo stabilmente dalla seconda metà del Cinquecento fino al Settecento, quando si compie il destino della famiglia, la morte senza discendenza degli ultimi membri della dinastia. Il granducato di Toscana passò così ai Lorena, che restarono nel palazzo fino all’Unità d’Italia, eccetto la breve parentesi della dominazione francese. Con i Savoia la residenza diventa a tutti gli effetti palazzo reale. La visita guidata inizia nel cortile per poi proseguire al primo piano, sede della galleria Palatina.

La Galleria Palatina: visita guidata alla quadreria barocca, capolavori dei grandi maestri, preziosi arredi e sfarzosi soffitti barocchi

Al primo piano del palazzo troviamo la galleria Palatina, il museo più importante di Pitti. Visitiamo le sale un tempo appartamenti privati del granduca e della granduchessa dei Medici situati sul retro e le magnificenti sale di rappresentanza collocate in facciata, tra cui le celebri cinque sale dei Pianeti. L’allestimento a quadreria barocca si deve ai Lorena, che aprirono al pubblico la galleria nel 1828, riprendendo però il tipo di esposizione dei quadri già presente al tempo dei Medici ma in stanze diverse del palazzo. La visita guidata si sofferma sui capolavori della pittura, da Raffaello a Rubens, da Tiziano a Caravaggio, agli affreschi di Pietro da Cortona nella sala della Stufa e dei Pianeti, senza tralasciare arredi pregiati quali i tavoli a commesso fiorentino e i raffinati vasi di porcellana.

La Galleria Palatina offre una straordinaria serie di sale affrescate e scintillanti di stucchi dorati, dalle pareti completamente decorate da dipinti di celebri pittori italiani e stranieri del Rinascimento e dell’epoca barocca, arricchite da tavoli dai meravigliosi piani incrostati di pietre dure, vasi di porcellana cinese, lampadari in vetro di Murano. Tra i dipinti più importanti della galleria barocca, ben undici quadri di Raffaello e numerosi Tiziano, Rubens, Caravaggio, tutta la scuola fiorentina del Cinquecento e i fiamminghi del Seicento

Il Tesoro dei Medici: vasi in pietre dure, curiosità di avorio e ambra, gioie e vezzi di dame

La visita guidata prosegue al Museo degli Argenti, situato nelle stanze un tempo appartamento estivo dei granduchi. Le sale del piano terra erano utilizzate per funzioni di rappresentanza, secondo il protocollo di corte e furono per questo fastosamente affrescate nel Seicento con soggetti allegorici e quadrature barocche. Gli oggetti esposti provengono dalle collezioni medicee e riflettono il gusto personale dei vari componenti della famiglia: i vasi in pietre dure di Lorenzo il Magnifico, le perle scaramazze di Anna Maria Luisa, gli avori di Mattias, le ambre di Cosimo III, gli oggetti in lapislazzuli e cristallo di rocca di Francesco I.

La Galleria del Costume nella Palazzina della Meridiana

Altro museo di Palazzo Pitti, la galleria del costume, allestito nell’ala del palazzo costruita nel Settecento al tempo di Pietro Leopoldo Lorena, espone a rotazione ogni due/tre anni alcuni eleganti e preziosi abiti provenienti da donazioni pubbliche e private. Durante la visita guidata si mostreranno anche i tre abiti funerari medicei, restaurati con cura e maestria, di Cosimo I, Eleonora da Toledo e Garzia.

Museo delle Porcellane

Nel punto più alto del giardino di Boboli troviamo la terrazza del Cavaliere da cui si accede al Museo delle Porcellane. E’ un piccolo ma delizioso museo che consta di tre stanze, in cui sono esposte in vetrine le collezioni per lo più dell’Ottocento appartenute ai Lorenza e alla sorella di Napoleone Elisa Baciocchi. Non mancano però alcuni oggetti dei Medici, in particolare le raffinate porcellane dei serviti di Giangastone. Tazze, piatti, vassoi e statuine, di manifatture francese, Capodimonte, tedesca e austriaca, in stile rococò e neoclassico.

Il Giardino all’italiana sulla collina di Boboli

Al tempo dei Pitti la collina era tenuta ad orto, probabilmente con anche olivi e vigne. I Medici trasformarono in giardino il versante prospiciente il palazzo, con impiego di fontane, grotte, bacini d’acqua, statue, artifici fantasiosi frutto dell’ingegno di architetti e scultori di corte. Nasce  così il giardino all’italiana, ripreso in ogni dove nelle regge europee e non solo. La visita guidata al giardino può interessare la sola parte principale o includere il lato sud fino ad arrivare a Porta Romana. A seconda di tempi e richieste verrà formulata la visita migliore.

Note

La visita può essere formulata in più modi, ecco alcune delle mie proposte:

    • Visita guidata di mezza giornata, 3 ore: Galleria Palatina e Giardino di Boboli

    • Visita guidata intera giornata, 3 ore al mattino e 3 ore al pomeriggio: Galleria Palatina, Tesoro dei Granduchi, Galleria del Costume, Giardino di Boboli e Museo delle Porcellane.

Informazioni

  • Cosa vedrete: Galleria Palatina, Tesoro dei Granduchi, Galleria della Moda e del Costume, Giardino di Boboli
  • Argomenti della visita: famiglia Medici, rinascimento, giardino all’italiana, grandi maestri della pittura del Cinquecento e Seicento, oggetti preziosi, abiti storici
  • A chi si rivolge: per tutti, singoli, famiglie e gruppi non superiori a 19 persone
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